Avanguardie educative

Le Avanguardie educative sono un Movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola.

Un Movimento aperto alla partecipazione di tutte le scuole italiane che lavorano ogni giorno per trasformare un modello di scuola non più adeguata alla nuova generazione di studenti digitali, e disallineata dalla società della conoscenza.

Il Movimento intende utilizzare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per cambiare gli ambienti di apprendimento e offrire e alimentare una «Galleria delle Idee per l’innovazione» che nasce dall’esperienza delle scuole, ognuna delle quali rappresenta la tessera di un mosaico che mira a rivoluzionare l’organizzazione della didattica, del tempo e dello spazio del “fare scuola”.

Un modello esclusivamente basato sulla trasmissione delle conoscenze “dalla cattedra” è un modello ormai anacronistico: oggi esistono nuovi e più coinvolgenti modi di fare lezione.

L’insegnante che trasforma la lezione in una grande e continua attività laboratoriale, di cui è regista e facilitatore dei processi cognitivi, anche grazie all’utilizzo delle ICT; che lascia spazio alla didattica collaborativa e inclusiva, al brainstorming, alla ricerca, all’insegnamento tra pari; che diviene il riferimento fondamentale per il singolo e per il gruppo, guidando lo studente attraverso processi di ricerca e acquisizione di conoscenze e competenze che implicano tempi e modi diversi di impostare il rapporto docente/studente.

È attraverso l’apprendimento attivo – che sfrutta materiali d’apprendimento aperti e riutilizzabili, simulazioni, esperimenti hands-on, giochi didattici, e così via – che s’impara. Facendo e sbagliando.

Il ripensamento comprende sia la configurazione sia la gestione del tempo dell’apprendimento. Il superamento di steccati rigidi come il calendario scolastico, l’orario delle lezioni e la parcellizzazione delle discipline in unità temporali minime distribuite nell’arco dell’intero anno scolastico può avvenire tenendo conto: della necessità di una razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse; di una programmazione didattica articolata in segmenti, unità e moduli formativi.

L’Istituto “B. Nodari” ha adottato tre delle IDEE proposte dalle Avanguardie:

Aule laboratorio disciplinari

La configurazione tradizionale delle aule secondo la quale a ogni classe è attribuito uno spazio aula in cui gli studenti vivono la maggior parte del tempo scuola mentre i docenti girano da una classe all’altra, viene scompaginata per lasciare il posto ad aule laboratorio disciplinari. Le aule sono assegnate in funzione delle discipline che vi si insegneranno per cui possono essere riprogettate e allestite con un setting funzionale alle specificità della disciplina stessa. Il docente non ha più a disposizione un ambiente indifferenziato da condividere con i colleghi di altre materie, ma può adeguarlo a una didattica attiva di tipo laboratoriale, predisponendo arredi, materiali, libri, strumentazioni, device, software, ecc. La specializzazione del setting d’aula comporta quindi l’assegnazione dell’aula laboratorio al docente e non più alla classe: il docente resta in aula mentre gli studenti ruotano tra un’aula e l’altra, a seconda della disciplina.

LINEE GUIDA AULE LABORATORIO

Uso flessibile del tempo

Render duttili i tempi di insegnamento e apprendimento è una tra le possibilità di cui docenti e Dirigenti possono disporre per innescare processi di innovazione didattica e organizzativa finalizzati a costruire ambienti di apprendimento attivi e stimolanti, capaci di innalzare la qualità didattica e favorire una partecipazione motivata degli studenti.

 
Apprendimento autonomo e tutoring
 
Apprendimento autonomo e tutoring sono metodologie integrate, sperimentate dalla primaria alla secondaria di secondo grado. L’apprendimento  autonomo mette al centro la responsabilità e la libertà dello studente rispetto al proprio percorso di apprendimento: insegnanti e studenti decidono i temi da approfondire e le attività da svolgere in base a piani plurisettimanali e materiali didattici predisposti, lasciando progressivamente gli studenti liberi di decidere a cosa dedicarsi e di reperire il materiale necessario. Le modalità di lavoro sono individuale, peer to peer e di gruppo. Ai più piccoli sono proposte attività meno strutturate che promuovono forme di autonomia e differenziazione. Nel tutoring insegnante/studente, il tutor è un insegnante che gioca un ruolo didattico e relazionale, affianca lo studente come figura di riferimento che ascolta, orienta, media, svolge una funzione di coaching e di mentoring.